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Il mondo giovanile e la Fisica. I Liceali del Cartesio a lezione da Schettini: più abbracci e meno s

Il prof più estroso d'Italia ai Licei Cartesio

Utente G.C.

da G.c.

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di Pierpaolo Paterno

Entusiasmo, desiderio fervente e passione estrema. In una sola parola, dall’etimo pugliese con accento monopolitano, “lovvare”. La declinazione dell’amore…allo studio si coniuga ai Licei Cartesio dove entra in scena “social doctor” Vincenzo Schettini, il prof di fisica più popolare del web atterrato a Triggiano per presentare la sua seconda opera intitolata “Ci vuole un fisico bestiale” edita da Mondadori nel 2023. Il volume segue a “La fisica che mi piace” del 2022, testo schizzato nella top ten dei saggi più venduti in Italia e valso il premio Elsa Morante Ragazzi Esperienze sulla scia del canale Youtube inventato tra i banchi di scuola nel 2015.

A fare da intro all’incontro inserito nel prestigioso contenitore cartesiano de “Il Libro Possibile”, la presentazione della docente Santoro accompagnata dal DS Maria Morisco. Tra selfie e firmacopie, per oltre trecento studenti liceali va in scena una immersione totale nel mare magnum dell’istrionico professore nato a Como nel 1977, ma di origini baresi (mamma Grazia è di Monopoli), nello stesso giorno che diede i natali ad Alessandro Manzoni: “Segno del destino e fatto unico e raro”, attacca lo youtuber e tiktoker in servizio part time come insegnante di fisica al tecnico Dell’Erba di Castellana Grotte. Nel viaggio itinerante di “Ci vuole un fisico bestiale” – titolo ispirato al brano anni ’90 del cantautore Luca Carboni – l’attraversata mente-cuore lambisce aneddoti di vita spericolata in più di 230 pagine sullo sfondo di sette incredibili giornate a colloquio con amici, studenti e aficionados per discorrere di sette fisici “influencer” che con le loro scoperte hanno rivoluzionato il mondo: “Tra questi – racconta – mi sarebbe piaciuto duettare con Leonardo Da Vinci, un tipo strano come me”. La passeggiata letteraria potrebbe proseguire sulle orme di Stephen Hawking, Marie Curie, Nikola Tesla, Isaac Newton, Enrico Fermi e Albert Einstein. Un tuffo nel passato prima di ripiombare nel presente degli aneddoti più sfiziosi provocati dalle domande dei ragazzi: “Dovremmo scattare meno selfie e abbracciarci di più”, suggerisce tra il serio e lo scanzonato. Come quel giorno di 37 anni fa, al termine del primo saggio di violino: “Tremavano le gambe, mentre mia madre mi strinse forte per un minuto. Il momento indelebile di quella giornata”. Memorie di storie ed emozioni in calce autobiografica inseguendo l’aspirazione della vita: “All’età di dieci anni – confessa – già spiegavo ed interrogavo i miei cugini. Per questo, vi dico di sognare fregandovene delle critiche e dei giudizi altrui”, la chiosa in stile content creator spalmando la mano tra capelli bianchissimi, scompaginati e ritti in piedi. Proprio come la standing ovation di arrivederci a salutare il prof più estroso d’Italia.